Marchio di abiti e accessori, orientato sul
consumo consapevole e produzione responsabile

EAT = Eco-Amicable Tailorship (dall’inglese - produzione amichevole all’ecologia)
  • Produzione responsabile. Uso del riciclo di rifiuti di industria alimentare e altri materiali biodegradabili nel settore di abbigliamento e accessori di grande e durevole qualità
  • Tecnologia di taglio di materie prime fondamentalmente nuova, orientata sulla minimizzazione degli sprechi
  • Promozione del consumo consapevole e riduzione della traccia biologica
  • Riavvio della produzione ferma e recupero di posti lavorativi
  • ESG e sviluppo sostenibile incorporato nella DNA del marchio
EATWEAR non offre di mangiare vestiti. Anche se il piacere di possederli è paragonabile al piacere del cibo.
Quando dopo molti anni di uso vi separerete da questo abito, la natura lo accetterà facilmente, restituendoselo, lo dissolverà senza lasciare traccia.
L’abbigliamento EATWEAR e’ innocuo e confortabile. Per la natura e per voi

Vika Ganich
Fondatrice del marchio
Produzione responsabile e sostenibile
Produciamo i nostri abiti onorando le tradizioni, apprezzando il lavoro e scegliendo con molta cura i materiali, proteggendo in questo modo l'ambiente. E solo con coloro che condividono questo punto di vista
Ci sentiamo responsabili per l'ambiente
EATWEAR sceglie fornitori di materie prime e gli impianti di produzione in base ai seguenti criteri: emissioni di CO2 ridotte.
  • Rifiuti minimi
  • Sostanze chimiche e coloranti non tossici
  • Personale locale qualificato
  • Conformità a EPD ISO 14025, RAL UZ 148, UNI EN 16484, ISO/TS14067:2013, RAL-GZ 430, ecc.
Le collezioni EATWEAR sono realizzate con materiali naturali biodegradabili (pellicce e pelli di animali, uccelli, rettili e pesci inclusi nella catena alimentare umana) e fibre vegetali (lana, seta, lino, cotone, viscosa, cupra)
Non uccidiamo per la pelle e pelliccia e non lanciamo nuove produzioni dannose
Allevare animali per la pelliccia è inaccettabile.
Vengono chiuse fabbriche di pellicce con attrezzatura di alta tecnologia. Migliaia di persone rimangono senza lavoro

Il concetto del marchio riapre le fabbriche e ripristina i posti di lavoro. EATWEAR utilizza l’attrezzatura vecchia, con una filosofia nuova e materie prime differenti. Usiamo solo la pelle e il pelo degli animali che fanno parte della catena alimentare umana: lavoriamo con gli scarti dell'industria alimentare
Sosteniamo il consumo consapevole
Scelta ponderata nell’acquisto dell’abbigliamento e riduzione del rinnovo del guardaroba, che prevengono la sovrapproduzione e riducono gli sprechi. Ciò è possibile se il consumatore sceglie l'abbigliamento di altissima qualità che offre durata e funzionalità
Non mentiamo né a voi né a se stessi
La pelle e la pelliccia sintetica sono spesso sbagliatamene considerate più "etiche" della vera pelle. In verità, l'eco-pelliccia e la pelle sintetica sono solo un tipo di plastica. Dagli impianti chimici che li producono, soffre non solo la natura, ma anche le persone che lavorano o vivono nei dintorni

La finta pelliccia, velenosa, come qualsiasi plastica, spende centinaia di anni per decomporsi
"Pelliccia aggressiva" oppure parte della catena alimentare umana?
La caccia o l'allevamento di animali, uccelli, pesci, vita marina e anfibi a scopo alimentare è essenziale nel codice culturale dell'umanità.

Essendosi evoluto, l'uomo ha imparato ad utilizzare l'intera risorsa in modo funzionale, dalle corna agli zoccoli. Le proteine animali supportano i bisogni naturali dell'umanità: nutrizione = vita; pellami e pellicce sono utilizzati per la produzione di abbigliamento, calzature, accessori, mobili e finiture automobili; corna, ossa e zoccoli - per creare gioielli e accessori.

Le materie prime che fanno parte della catena alimentare umana, sono una consapevole alternativa alla pratica disumana dell’allevamento di animali solo per produzione di pelle e pelliccia.
Slow fasihon VS fast fashion
Fast Fashion (moda veloce). Oggi la società dei consumi è spinta a frequenti acquisti di abbigliamento. La frequenza degli aggiornamenti del guardaroba è dettata dall'industria della moda e accorcia il ciclo di vita delle cose. Rapidamente queste diventano spazzatura, i sintetici si decompongono lentamente in elementi tossici, che avvelenano la terra e l'acqua

EatWear segue il trend Slow Fashion (moda lenta). L'abbigliamento e gli accessori EatWear sono caratterizzati da un'elevata resistenza all'usura, design senza tempo, materiali naturali. Questi prodotti invecchiano magnificamente e il loro acquisto si trasforma in un investimento a lungo termine in se e nel futuro del pianeta
Tecnologia, esperienza e concetto
Taglio senza sprechi, design funzionale e responsabile
Collezione di tre linee
Sono stati sviluppati prototipi base. Il marchio EATWEAR lavora con un assortimento per l'intera stagione (collezioni estive e invernali), seguendo il principio di un look completo, utilizzando pellicce, pelle, tessuti e maglieria

Le tre linee compongono un concetto stilistico con differenza nella segmentazione dei prezzi. In un look completo possono essere presenti diverse linee. Questo approccio espande il pubblico di destinazione e penetra in tutti i mercati di consumo, rendendo popolare la filosofia "indossa ciò che mangi»
Tecnica dell’autore nella produzione senza rifiuti
Sulla base degli sviluppi dell'autore, la stilista di moda Vika Ganich ha creato una tecnica, che consente di tagliare i tessuti, praticamente senza sprechi. La tecnologia non solo consente il massimo utilizzo della superficie della pelle, ma dà vita a forme nuove

Nella produzione tradizionale, gli affondi tra pattern (rifiuti) vengono utilizzati per prodotti di categoria inferiore. Nella metodologia sviluppata da Vika, i rifiuti vengono utilizzati per creare una linea limitata nel segmento di prezzo alto. Le tecnologie di progettazione vettoriale consentono la produzione di prodotti più complessi
Etichettatura responsabile senza illusioni
Informazioni complete sulle fonti delle materie prime, sulla detenzione degli animali e sugli impatti ambientali. Posizionamento dei dati di scomposizione sull’etichetta dei prodotti
Chi ha creato EatWear?
Vika Ganich, professoressa di design e insegnante di tecnologie del manichino francese e tecnologia di moda presso la British Higher School of Design. Ha una vasta esperienza nella lavorazione di pellicce, pellami e tessuti in aziende leader russe ed europee

Dal 2000, Vika pratica e migliora la tecnologia dell'autore nella produzione senza sprechi, creando abiti unici e durevoli con design funzionale
2 anni

Questo è il tempo medio dell’indosso di marchi fast fashion
20+ anni

Durata dei vestiti creati da Vicky Ganich
100+ anni

Tempo di degradazione per capi in sintetico ed eco-pelliccia
10 anni

Periodo di decomposizione naturale degli abiti in pelle, pelliccia e tessuti naturali
60 %

Della pelle degli animali viene utilizzata per la produzione tradizionale di pellicce e pellami
90 %

Della pelle viene utilizzata per realizzare abiti Eat Wear
Cosa darà al mondo il lancio del marchio Eat Wear?

  • Riduzione degli scarti di produzione di pellicce e pellami
  • Ripristino e creazione di posti di lavoro
  • Un passo verso la riconciliazione tra vegani e carnivori
  • Rilancio di produzioni artigianali tradizionali
  • Sollevo della questione della necessità di un'etichettatura responsabile per vestiti, che contiene informazioni sul loro impatto ambientale
Popolarizzazione della filosofia del consumo responsabile